Caro amico, ecco le mie prime impressioni del project MARE (Elza – Radek – Nuria)

Cara Baiba,

alla partenza ho sentito dentro di me un qualcosa tra l’ adrenalina e il forte eccitamento per essere la prima volta in una nazione diversa. I miei amici dicevano che mi sarei sentita stressata, in realtà quello che sento è un misto tra l’eccitazione e la certezza di aver preso la decisione giusta nel lasciare la mia casa e andare a vivere per nove mesi in un paese diverso.

Salgo sul treno felice e orgogliosa di me stessa di non averlo perso o meglio di non aver perso un treno. Arrivo a Napoli, con 20 minuti di ritardo rispetto al previsto, mi alzo dal sediolino e come uno schiaffo in faccia – vivo uno shock culturale!

Un traffico confusionario, tanto rumore, e tante urla, mi guardo intorno, ma non riesco a trovare la persona che avrei dovuto incontrare, Domenico, e per un momento mi sono sentita un pò ansiosa. Dopo pochi minuti incrocio lo sguardo di un ragazzo con un ampio sorriso che stava venendo verso me, immediatamente lo riconosco – è lui, Domenico insieme alla moglie e alla figlia. Sono talmente gentili, che in un attimo scompare tutto lo stress precedente.

Era troppo tardi per raggiungere la casa dove avrei vissuto la mia esperienza di volontaria, così sono rimasta a casa di Domenico e Alba. Ceniamo con pizza e birra italiana, molto meglio di quanto i miei amici mi avevano detto. Più tardi vado a letto stanca del viaggio e in cinque minuti mi addormento.

Il giorno dopo, andiamo per supermercati a comprare cose per arredare la nostra casa, (mi avevano detto che la casa dove avrei abitato era vicina al mare, da quel momento non riuscivo a contenere l’attesa di vederla). Dopo aver comprato le cose finalmente ci dirigiamo verso casa, appena la vedo mi viene naturale dire è bellissima! Vado dentro è scopro che è tutta bianca e blu, penso: è così esotico! Poi Domenico, Alba ed io, passiamo un po’ di tempo a mettere in ordine la casa, ogni tanto li guardavo e pensavo dentro di me come sono belli e rilassati, bella gente che mi ha fatto sentire subito a mio agio, anche se li conosco solo da poche ore. Sono stata la prima volontaria ad arrivare e per due giorni rimango sola in casa. E come una persona in attesa, cammino, guardo il mare, il tramonto, le stelle e penso che ora sono in Italia, non sono una turista, ma parte di questa nazione.

Trascorro questi due giorni guardando ogni cosa. Il mare, i giardini con le colture di ulivi e alberi di limoni, tutte le casette, anche quelle più su, in collina. Cammino a piedi, alla scoperte di nuove strade e talvolta mi imbatto in sentieri. Qui si puo’ veramente sentire il trascorrere del tempo e anche i muscoli delle gambe dolenti per aver percorso strade ripide. Dopo aver camminato solo cinque minuti, mi rendo conto che forse non avrei dovuto dire che sono un buon scalatore, dal momento che vivo appena in collina a Riga. Ma hey, forse questo è l’allenamento che mi servirà per lungo tempo. In serata avrei incontrato Radek. Non mi aspetto nulla, sapevo soltanto che è della Repubblica Ceca.

Poi improvvisamente attraverso la porta intravedo questa barba, che introduce un ragazzo alto e dal suo volto si scorge un non so che di avventuroso. È stato facile la conoscenza infatti abbiamo parlato fino alle 2 del mattino. Il giorno dopo è stato il nostro primo giorno di corso di lingua italiana, che frequento senza capire nulla, ma l’insegnante è veramente una bella donna e poi c’è anche un professore, quasi un ragazzo, molto attivo e divertente, sono i migliori che io abbia mai incontrato.

Dopo la nostra lezione, con Radek camminiamo per Sorrento, continuiamo a conoscerci e farci risate, poi torniamo a casa, e vediamo la porta aperta e sentiamo la musica. Radek grida Nuriaaaaaa, e un minuto dopo continua dicendo a gran voce la volontaria spagnola! Una ragazza con la pelle abbronzata, un bel sorriso e i capelli bagnati, che esce dal bagno e ci saluta con ciao, io sono Nuria.

Gli ultimi giorni sono stati per me un’interessante esperienza. Ho dovuto superare me stessa a piccoli passi, che a poco a poco mi hanno fatto diventare più grande. E’ stato interessante, e in altri momenti terrificante, divertente, triste e eccitante essere qui da una settimana, ma questo è solo l’inizio.

Ho iniziato questa lettera dopo aver provato la mia prima frase italiana “Ciao, vorrei una birra per favore” nel bar di Angelo, a circa 15 passi dalla nostra casa, mentre finisco la cucina e Radek si sta lavando i denti per poi andare a letto per riposare il più possibile perchè domani ci accingiamo a fare la nostra prima escursione e non so cosa aspettarmi, ma sono entusiasta di scoprire cose nuove. Naturalmente mi aspetto che non tutto sarà facile e questa è una cosa di cui io e Nuria abbiamo parlato sorseggiando un drink, ma abbiamo entrambe concordato che vogliamo vivere questo progetto fino in fondo e godere del tempo che stiamo in questo bellissimo posto per 9 mesi prima di ritornare a casa.

Ciao, tua Elza

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Mia cara Anna,

ho viaggiato per 12 ore e finalmente sono qui, 1600km lontano dalla mia casa. Sono arrivato alle 9 di sera di sabato 10 aprile e il mio coordinatore di progetto Domenico, con la sua compagna Alba mi sono venuti a prendere a Sorrento e mi hanno accompagnato a Marina della Lobra, che è una frazione di Massa Lubrense. Elza, la volontaria lettone, mi ha dato il benvenuto. Nuria, la ragazza spagnola, arriverà solamente il giorno dopo.

La prima notte è stata inaspettatamente fredda. Viviamo in una piccola casa sul mare. Il programma delle prossime settimane è semplice: ogni giorno andiamo su a Massa Lubrense centro e raggiungiamo la scuola di italiano (con l’autobus oppure con l’autostop) che si trova a Sorrento. Dopo pranzo abbiamo tempo di esplorare la penisola. Qual è il nostro lavoro? I prossimi 9 mesi avremo a che fare con la biologia marina, l’ecologia e la protezione della biodiversità, prendendo a cura 40 km di costa. Stiamo trascorrendo bei momenti anche perché la gente del posto è gentile e cordiale. Aspetto impazientemente la prima passeggiata di giovedì e il primo snorkeling di sabato. Qui e ora tutti dobbiamo accettare che spenderemo qui quasi un anno della nostra vita.

Ti saluto con affetto,

Radek

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Cara Olga, 

Sono arrivata a Sorrento con un giorno di ritardo. Il mio aereo per Roma ha ritardato per

20160413_185804 molto tempo e così ho perso il treno che collega Roma con Napoli. Per questo motivo ho passato la notte a Roma e finalmente dopo aver preso 2 treni, sono arrivata a Sorrento dove Domenico mi aspettava. E’ stato bello incontrarlo di persona dopo averlo contattato tanto tempo fa, finalmente sono qui in Italia con lui.

Mi ha accompagnato alla mia nuova casa a Massa Lubrense. La strada per arrivare 20160413_191852lì è molto bella, Sorrento ha troppi palazzi, mentre su questa strada si vendono tante aree verdi e molti alberi di limone e di olivo. Massa Lubrense sembra molto calma, bella e completamente integrata con il mare, cosa che mi piace molto.

Domenico mi ha mostrato la mia nuova casa e io non ci potevo credere. Mi piace da morire, la casa è praticamente sul mare, puoi vedere il mare da tutte le finestre e il terrazzo è fantastico, con una incredibile vista, non potrei essere più felice.

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Abbiamo iniziato a parlare del progetto per conoscere un po’ in più di questa nuova esperienza e in quel momento ho visto alcune pinne dalla mia casa. Incredibile: era un grande gruppo di delfini!!! Penso che questo sia stato il più bel benvenuto che potessi avere, Vorrei condividere questo posto con la mia famiglia e gli amici.

I miei compagni di casa non erano in casa, ma a seguire il corso di italiano, e io ho perso la prima giornata di corso. Ho aperto la valigia emesso alcune delle mie cose nella stanza che dovrò condividere con Elza. Mentre facevo la doccia i miei compagni sono tornati a casa. Come immaginavo tutti noi abbiamo differenti backgrounds, culture e ling20160413_185804ua… e sarà interessante conoscere qualcosa in più di loro e condividere questa esperienza.

 

Il giorno dopo ho iniziato il corso di italiano, mi piace, gli insegnanti sono divertenti e mi piace il loro modo di insegnare. Ho molte cose da imparare e penso che ce la posso fare: per me è più semplice rispetto ai miei compagni dato che sono spagnola. Durante quel pomeriggio ho camminato in giro per il paese e ho pensato che potrò stare davvero bene qui, di sicuro mi piacerebbe conoscere nuove persone, conoscere più da vicino gli usi e i costumi locali, capire meglio il project MARE….ma la prima impressione è stata molto buona.

Non vedo l’ora di fare nuove cose.

Ti saluto con affetto,

tua Nuria

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