Pro Loco giornata 3

Il terzo giorno di attività per la Pro Loco è stato il primo di Agosto. Era un giorno caldo e soleggiato, assolutamente senza nuvole. I bambini erano felici … Ma io ero mezzo disidratato. L’argomento della giornata era la posidonia: una pianta sottomarina sconosciuta ma importantissima per il mare Mediterraneo perché accoglie molti pesci e micro-organismi (per avere di più informazioni, vedete qui : Mi chiamo Posidonia).

 

Questa pianta sottomarina è Posidonia.
Questa pianta sottomarina è Posidonia.

Ero con Gaelle (per sapere chi è, “Permettete che ci presentiamo”), che ha svolto anche le attività dei primi due giorni alla Pro Loco. Tutti i bambini la conoscevano e l’amavano tanto. Infatti avrebbe potuto convincerli a mangiare cavoletti di Bruxelles senza formaggio.

Pro loco foto 1

Il mio impatto sui bambini era molto diverso. Il primo bambino con cui ho parlato mi ha chiesto di scrivere il suo nome sul suo badge. Dopo avergli fatto scegliere il colore che gli piaceva di più, ho scrito il suo nome. Ha guardato il badge per alcuni secondi con sguardo perplesso, ha preso la penna dalla mia mano e ha aggiunto una seconda “a” alla fine del suo nome. Gli ho chiesto un po’ sorpreso: “Il tuo nome si scrive con due “a” ?”. Mi ha guardato dritto negli occhi e ha detto chiaramente: “La prima non sembra una “a” secondo me.”. Non sapevo che i bambini fossero tanto pignoli oggigiorno. Adesso lo so.

Dopo aver dato un badge a tutti i bambini, abbiamo iniziato le attività con il gioco dell’ impiccato per fare indovinare loro l’argomento della giornata.

Dopo il gioco Gaelle, invece di fare una lezione banale, ha letto una breve storia scritta da lei per spiegare ai bambini cosa è la posidonia. Ero impressionato dalla sua storia, sopratutto perché la sua lingua madre non è l’italiano, ma ciò che mi ha sbalordito era il legame che Gaelle aveva con i bambini. Erano molto coinvolti nella storia ed ancora più estasiati dei tifosi del Napoli quando Maradona ha fatto vincere lo scudetto.

Siccome sapevano ormai tutto a proposito della posidonia, era ora di far esprimere la loro creatività disegnando la vita sottomarina cosi come la immaginavano. Abbiamo dato loro grandi fogli affinché potessero disegnare in gruppi e scambiarsi idee sulla vita dei organismi nella posidonia. Non volevo dare fastidio ai bambini mentre stavano disegnando. Erano molto concentrati.

Intensa riflessione.
Intensa riflessione.

Il coordinatore del progetto però mi ha detto che era il momento perfetto per parlare con loro. Ha aggiunto che potevo suggerire cosa o come disegnare. Consentitemi una piccola digressione adesso. Sono il tipo di ragazzo che disegna un gatto con le quattro zampe allineate ma con il volto di faccia … Insomma, non so disegnare.

No comment ...
No comment …

Quindi non ho provato a seguire questo consiglio. Invece ho chiesto loro di raccontarmi gli animali disegnati. Ma la verità è che mi sentivo più a mio agio provando a parlare di calcio con i bambini che indossavano una maglietta del Napoli.

 

Dopo il gatto, sembra una pittura di Agostino Beltrano.
Dopo il gatto, sembra una pittura di Agostino Beltrano.

Storie e disegni erano belli, ma era ora per i bambini di fare un’attività un po’ più fisica. Quindi hanno giocato alle sedie musicali. Dato che c’erano grosso modo 25 bambini, abbiamo usato come sedie i fogli su cui i bambini avevano disegnato. I disegni erano su un lato, sull’altro erano disegnate invece delle ancore. Lo scopo del gioco era di spiegare ai bambini che le ancore danneggiano la posidonia, distruggono l’habitat di molte forme di vita e, quindi, riducono la biodiversità.

Dopo ogni turno giravamo il foglio al contrario; l’ancora indicava che non si poveva rimanere sul foglio come se i bambini fossero pesci in cerca di un nuovo posto per vivere.

La canzone che abbiamo scelto era “In fondo al mare” dalla colonna sonora del film La Sirenetta (una scelta logica dato l’argomento). In verità il mio lettore MP3 è pieno di rap duro, quindi la mia grande pauraera suonare inavvertitamente una canzone che ascolto di solito. Per essere chiari: non ascolto la colonna sonora del film La Sirenetta. Mai.

Abbiamo continuato adascoltare “In Fondo al Mare” per alcuni minuti dopo la fine del gioco affinché i bambini potessero ballare, cosa che erano felici di fare.

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