Liberazione di due tartarughe in Cilento!

Il 4 ottobre siamo andati sulla spiaggia di Ascea per partecipare alla liberazione di alcune tartarughe .

Queste due tartarughe sono state trovate grazie alla sensibilità delle persone sulla spiaggia. Hanno visto che le tartarughe stavano avendo problemi, il loro avvistamento è stato molto importante perché entrambe le tartarughe erano  intrappolate in una grossa corda. La corda era intorno al collo e alle pinne. Questo è molto pericoloso perché le tartarughe non erano in grado di nuotare bene e la corda stava iniziando a tagliare la loro pelle. Il che è ancora più pericoloso perché a un certo punto può bloccare il flusso sanguigno e perdere la pinna. Queste tartarughe sono state fortunate perché sono state trovate prima che questo poteva succedere.

Subito è stata informata la guardia costiera e la stazione zoologica di Portici. Le tartarughe sono state prelevate e poi tenute sotto controllo da un veterinario.

Perché la spiaggia di Ascea è stata scelta per liberarli?

Perché ogni anno dal 2015 in questa spiaggia si trovano i nidi delle tartarughe. Quest’anno c’erano 5 nidi. Il maggior numero di nidi dal 2015. Quindi questa spiaggia ha visto nascere molte piccole tartarughe.

Fortunella è rimasta con la Stazione Zoologica per più di un anno perché ha avuto difficoltà a riprendersi, Pitor invece è stato trovato quest’estate ad agosto vicino alla Marina di Camerota in mare aperto. È stato possibile salvare Pitor velocemente perché c’erano persone provenienti da H24 e dalla Stazione Zoologica sulla spiaggia di Ascea per il monitoraggio del nido delle tartarughe.

Hanno fornito Fortunella di un localizzatore GPS per avere alcune informazioni in tempo reale sulla sua posizione e per capire le sue condizioni di salute dopo aver passato molto tempo in cattività. Ogni due giorni si fa una connessione satellitare e si traccia  il percorso che la tartaruga ha intrapreso. Fortunella viene dal golfo di Pozzuoli, magari un giorno deciderà di tornare vicino Napoli perché le tartarughe sono una specie migratrice che attraversa tutto il Mar Mediterraneo.

Alla fine di due dei nostri volontari hanno avuto l’opportunità di raccogliere la tartaruga e portarla più vicino al mare. E’ stato bello vedere queste meravigliose creature nel loro habitat naturale e in buona salute.

Quello che è importante ricordare è che le tartarughe non sono nostre, sono del mare e nel mare ci sono molti pericoli come corde, reti e plastica.

Come puoi aiutare?

La prima cosa da fare quando vedi una tartaruga con difficoltà è chiamare la guardia costiera. Ma per un aiuto a lungo termine devi  soprattutto ridurre il tuo impatto ambientale compiendo azioni come: 

  • La raccolta differenziata
  • Evitare l’utilizzo di plastica monouso
  • Avere sempre una borraccia