E ora siamo tre..

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Quando sto congelando in aria fresca di inverno sempre penso che quando estate finalmente arriva sarò scioccato, ma ogni anno è sempre lo stesso. L’estate viene piano piano , naturale e non cambia in un giorno dal freddo aa caldo in un . E stavo pensando al giorno della partenza di Nuria che ha fatto bagaglio, si e svegliata, abbiamo abbracciato, abiamo basciato,e abbiamo salutato poi e andata in silenzio. Senza piangere, senza drama, senza parole triste e serie o grande discorso come ho imaginato. Perche tutto che l’abbiamo fatto insieme, e l’abbiamo imparato tra noi.. tutto è già stato detto e fatto. Adesso ci sono solo gli ricordi e glii piani per il futuro.

Il primo giorno quando ho visto Nuria ho sentito la musica spagnola, e un voce ha detto „Ciaaaao” dal bagno e subito e ucsita una ragazza con i capelli bagnati e piercing nel naso ha detto saluti „Ciao! Mi chiamo Nuria!”. Non posso imaginare il nostro squadra senza lei. Otto mesi di giocare le carte insieme, lavorare insieme, ascoltare la sua forte russare, nuotare, ridere sulle stupide cose che l’abbiamo fatto ogni giorno. E la sua energia che non finisce mai (kayak, snorkeling, ballare, urlare, cantare, ridere, cucinare, giocare, fare avventure – tutto in un giorno) (eh si, il paradosso è che lei fa auto stop in tutte le situazione, anche se e solo per 50 metri). Piena di felicita e il talento, che tutte le persone perdono i loro maniere e le competenze in lingua inglese.

Con tutte le attività, il bello lavoro, l’estate occupato, felicita, casa piena di rumore, difficoltà di capirsi e sempre discussioni di casa che non è pulita mai, non avevo tempo per fermare e pensare che questa è qualcosa speciale e non sarà la vita reale per sempre. Che i mesi passeràno. Fare il bagno a mare cinque metri da casa in estate diventerà mesi di inverno, prima o poi qualcuno di noi lascerà la casa. Devo dire che ora sento nostalgica. E vivere qui solo tre di noi e ancora bene però sembra fuori di armonia.