Come abbiamo fatto il nostro orto…

Avere un orto nel giardino di casa è un modo sostenibile e rispettoso dell’ambiente per la produzione di verdure che possiamo usare nella nostra cucina. Dopo possiamo anche riutilizzare i rifiuti organici della cucina per la produzione di compostaggio che sarà il concime per le piante dell’orto.

Nel nostro caso abbiamo fatto un piccolo orto nel giardino della scuola dove abitiamo, e abbiamo piantato dei fiori per la decorazione e  verdure per cucinare. Per esempio abbiamo piantato:

–          Peperoni, cipolle, zucchini, insalate, melanzane, pomodori.

–          Margherite, begonie, girasoli, dalie.

–          Menta, salvia, papiro, iris, basilico.

Adesso racconteremo i passi che dobbiamo realizzare per iniziare a lavorare la terra dell’orto e studieremo anche alcune tecniche sulla protezione e irrigazione del terreno.

 

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Il primo giorno di lavoro nel grande orto…
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…e nel piccolo

 

I passaggi

 

  • Il primo passo per iniziare a lavorare la terra è estirpare tutta la vegetazione cresciuta durante il periodo durante il quale non abbiamo usato l’orto (per questo lavoro usiamo i guanti).
  • Poi dobbiamo lavorare la terra fino a lasciarla morbida per la corretta distribuzione dell’acqua quando irrighiamo, e per la corretta crescita delle radici.
    Le pietre più grandi che abbiamo trovato nella terra, le abbiamo tolte per tracciare le linee che separano i diversi tipi di verdure e ortaggi che coltiviamo.
  • Nel nostro caso, prima di piantare le verdure le abbiamo comprate già un po’ cresciute, poi abbiamo fatto dei buchi per metterle dentro. Nel caso dei fiori, abbiamo seminato direttamente il seme.
  • Poi arriva il momento dell’acqua, ed adesso raccontiamo come si deve irrigare: è meglio irrigare le piante nel pomeriggio o la sera, quando non c’è più il sole direttamente sulle piante.

–          La prima ragione di questo fatto è per evitare l’evaporazione dell’acqua che abbiamo utilizzato.

–          Una seconda ragione è che se il sole arriva troppo forte sull’acqua che si trova sulle foglie ciò può agire come effetto-lente e potrebbe bruciarle.

–          Un’ultima ragione è per evitare lo stress delle piante, perche sarebbe molto difficile e costoso fare la fotosintesi e prendere l’acqua dalla terra, tutto nello stesso momento.

Alla fine abbiamo usato la vegetazione che abbiamo tolto all’inizio per coprire la superficie della terra e così evitiamo la radiazione diretta del sole e possiamo mantenere l’umidità del suolo. Questa tecnica se chiama “Pacciamatura”.

 

Dopo 2 mesi e mezzo...
Dopo 2 mesi e mezzo…
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… qui abbiamo il risultato !

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