Caretta caretta in Cilento, edizione 2018: 6 nidi, 450 tartarughine!

Nel mese di Settembre, 4 di noi erano invitato dal centro di ricerca di tartarughe marine “Stazione Zoologica Anton Dohrn Napoli” per partecipare al monitoraggio di due delle sei nidi di tartarughe Caretta caretta in Cilento.

Perché le nascite erano aspettate più o meno nel stesso tempo, abbiamo fatto due squadre: due di noi sono andati a Caprioli e gli altri erano a Montecorice. Il primo gruppo ha iniziato il 4 di settembre con il piano di rimanere fino il 13, mentre il secondo era dall’8, con la prevista di farlo fino il 16.

È più o meno possibile di sapere quando le piccole tartarughe dovrebbero uscire della sabbia ma come l’abbiamo sperimentato in Cilento, quando la natura è coinvolta niente è sicuro! Per questa ragione, dall’inizio alla fine  era necessario di sorvegliare i nidi 24/24 ore, in caso di movimento.

L’incubazione dura circa 60 giorni. I piccoli escono dalla sabbia 3-7 giorni dopo di avere rotto il loro uovo. Nascono con una piccola sacca embrionale che gli procura nutrizione per questi qualchi giorni sotto la sabbia prima della loro uscita. Il liquido contenuto nelle uova forma un genere di bozzolo attorno alle uova, e dal momento in cui questo bozzolo si rompa, sappiamo che i giovani escono presto. A una profondità circa a 30-50 centimetri, i piccoli lavorano insieme per arrivare alla superficie, e può richiedere ore prima di vedere la prima testa! Allora, appena la prima tartaruga uscita, si può vedere le tartarughine saltare fuori dalla sabbia come popcorn!

I due nidi si sono comportati in modo molto diverso.

A Caprioli dopo 2 notti in spiaggia, a prendersi cura del nido, finalmente nella notte del 7 settembre escono 53 tartarughe e poi altre due tartarughe scoppiano dalla sabbia, una la notte dopo e un’altra il 9 (dopo le prime nascite è ancora possibile che alcuni piccoli emergano nelle tre notti successive).

A Montecorice abbiamo appena finito di allestire il campo attorno al nido che il bozzolo si rompeva (annunciando che presto arriverebbero i neonati), dopo di che abbiamo ricevuto spiegazione sul nostro lavoro, e un’ora e mezza dopo 102 cuccioli sono emersi. Abbiamo allora tenuto i bambini per un’ora e mezza a scopo di ricerca: una volta che abbiamo pesato, misurato e controllato 34 dei 102, li abbiamo liberati tutti e li abbiamo visti camminare nel mare.

È interessante sapere che entrambi i nidi hanno prodotto una maggiorità di femmine perché il genere della tartaruga è determinato dopo la fecondazione: come la maggior parte delle tartarughe, alligatori e coccodrilli è la temperatura della progenie in via di sviluppo che determina se sarà maschio o femmina! In fatti, più caldo è, più probabilmente è per produrre femmine, e al contrario più freddo produrrà maschi.

L’11 settembre, la squadra di Caprioli aveva chiuso il nido e venne ad assistere all’apertura del nostro nido a Montecorice. L’apertura del nido è una parte cruciale delle indagini sui nidi delle tartarughe perché permette di scoprire cosa è successo sotto la sabbia negli ultimi 70 giorni. Ad esempio abbiamo scoperto che il nostro nido era un nido molto sano, con il 93 per cento delle uova  che ha dato alla luce piccoli, che alcune delle uova non avevano embrioni visibili, altre si, o anche che nessuna tartaruga è morta durante il viaggio fino alla superficie … Dopo aver prelevato campioni di DNA delle uova morte, abbiamo chiuso il nido e festeggiato questo bellissimo evento!

È stata un’esperienza straordinaria di dormire sulla spiaggia e vedere nella vita reale quello che ho visto da bambino nei documentari!