Lavora con i turisti

Sono in Italia già da tre mesi. Grazie al mio progresso durante questi tre mesi, lavoro di più e con molte più persone. Non si tratta solamente di condividere le conoscenze con i bambini durante le lezioni scolastiche riguardo alla popolazione marina delle tartarughe, si tratta anche di passare il tempo insieme a studenti e adulti parlando e condividendo tutte le conoscenze e le abilità fin qui apprese.

Pochi giorni fa, ho lavorato con due gruppi di visitatori provenienti dagli Stati Uniti e dalla Germania. Durante questi giorni, ho messo in pratica tutto quello che ho imparato. Il primo passo è stato quello di parlare con le persone (attraverso una presentazione o meno) circa la penisola sorrentina, un ambiente naturale locale, mostrando loro di cosa si tratta. Il nostro team ha coinvolto i gruppi nelle attività di comprensione dei diversi cicli della vita, facendo domande e guidando le discussioni. Per esempio: cos’è la biodiversità? Come respirano le piante sott’acqua? Perché le piante subacquee sono differenti e in che modo sono importanti per la vita sulla Terra? In che modo le barche da ancoraggio distruggono le piante? In che modo le reti di pesca distruggono (minacciano) i grandi animali come le tartarughe o i delfini? Qual è la differenza tra le tartarughe che vivono sulla sabbia, nell’acqua o in mare? Qual è l’impatto umano sull’ambiente e come possiamo noi incoraggiare attività a favore dell’ambiente e ridurre quelli negativi?

La teoria non è sufficiente. Bisogna mettere in pratica ciò che si è imparato, in questo modo quello potrà diventare una consuetudine. Perché i pensieri senza l’azione sono solo idee e non cambiamenti pratici. Così, dopo la presentazione di Mimi, facciamo snorkeling o andiamo col kayak insieme alle persone per mostrare loro l’ambiente locale. Il mio compito è quello di spiegare loro come usare la maschera da immersione, come respirare correttamente, come remare in kayak e in generale dare aiuto a Francesco e Mimi. L’ultima settimana ho anche affrontato una situazione in cui una coppia di partecipanti è caduta in acqua mentre era sul kayak e io non potevo farli risalire sul kayak, poiché uno di loro lo aveva affondato. In questi casi bisogna essere veloci e abili nel soccorso. Ma io e i miei colleghi ci sentiamo molto soddisfatti quando vediamo i partecipanti raccogliere la spazzatura dal mare senza fare domande, perché loro sanno che un mondo migliore non si costruisce con le parole ma con le azioni.